Tripolare rema contro lo stereotipo della musica alternativa

Nel suo terzo album La Vacanza, Tripolare esplora spaesamento, fragilità e desiderio sotto l’apparente leggerezza dell’estate.

Dimenticate le vacanze da cartolina. Per TripolareLa Vacanza (Sugar),  è un luogo mentale, sfocato, pieno di contraddizioni: il desiderio di staccare, la paura dell’abbandono, l’ironia con cui si prova a sopravvivere alla malinconia e il sesso.

Con un sound che unisce chitarre calde, beat imperfetti e testi che sembrano nati da note vocali registrate al tramonto, l’artista torna con un disco che ha l’aspetto del pop ma l’anima ferita di chi si sente sempre un po’ fuori posto.

In questa conversazione, ci parla di autenticità, collaborazioni sincere, del peso della rappresentazione e dell’importanza – oggi più che mai – di non avere paura di mostrarsi fragili.

“La vacanza” si presenta come un disco solo apparentemente leggero: racconta di spaesamento, ironia e malinconia sotto il sole. Cosa ti ha portato a voler smontare l’estetica del pop estivo?

Non credo di aver smontato l’estetica del pop estivo, credo di aver trovato una declinazione di esso che avesse senso per me. Sono tutti brani che potenzialmente io mi ascolterei e che avrò piacere a suonare live. Forse la mia volontà era più quella di smontare lo stereotipo della musica “alternativa”, che ormai sembra più una ricerca forzata dell’originalità o della stranezza, e non una ricerca di coerenza con l’animo umano dell’artista.

Nel brano paura usi parole semplici ma potentissime: “Ora che so cos’è l’amore ho paura che tu vada via”. Quanto spazio ha, nella tua scrittura, la vulnerabilità? Ti senti libero di mostrarti fragile?

Assolutamente sì. Credo che sia un’abilità essenziale per un artista quella di sapersi mostrare fragile, anche se dipende molto dallo stato d’animo in cui ci si trova.

Molti pezzi sembrano nati da appunti sparsi, frasi quotidiane, immagini veloci. Come nasce una tua canzone? Parti da un pensiero o da un suono?

Ho sempre dato molta importanza al suono, ed è quasi sempre il punto di partenza. In questo disco ho lavorato molto sul suono della chitarra. Le parole mi sono state suggerite dalle armonie e dai suoni che creavo, che evocavano in me un mood piuttosto che un altro.

Nel disco hai collaborato con voci diverse e molto personali: Sano, Tredici Pietro, Stef 5k e Ariete. Come nascono queste collaborazioni?

Alla base c’è sempre stato un rapporto amicale, nato in modo diverso con ciascuno. Credo sia importante conoscere almeno un po’ la persona con cui si va in studio, soprattutto se si ha una visione precisa di sound o concept. Serve coinvolgere tutti in modo reale.

Ariete è un’artista apertamente queer e molto impegnata sui temi legati alla comunità LGBTQIA+. Quanto pensi sia importante oggi portare avanti messaggi inclusivi anche nella musica pop? E come vivi tu, da artista, la questione della rappresentazione in un paese da questo punto di vista retrogrado?

Trovo che l’impegno di personaggi pubblici che si espongono per creare confronto sia necessario, soprattutto con i più giovani. Ma la verità è che il sistema pubblico italiano dovrebbe educare le nuove generazioni fin da piccoli, anche nei contesti difficili. Purtroppo gli artisti, pop o meno, non possono sostituire un sistema che manca. Credo che Arianna sia stata grande a riguardo, e la ammiro molto per questo.

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In molte canzoni sembri raccontare il senso di non sentirti mai davvero a casa, né nei luoghi né nelle relazioni. È una condizione personale o pensi che sia il ritratto di una generazione?

Nel mio caso è una sensazione abbastanza personale. Non saprei dire se appartiene a un’intera generazione, ma sicuramente riguarda una fetta di ragazzi in cui mi rivedo molto. Vengono ai concerti, supportano in modo accanito, quindi immagino che proviamo le stesse cose.

Se dovessi descrivere La vacanza in tre parole soltanto — senza usare “vacanza” — quali sceglieresti e perché?

Sesso, introspezione, tramonto.

L’ultimo album di cui ti sei innamorato?

New Blue Sun di André 3000, consigliato da Stef 5k.